Ambiente e sviluppo

L’analisi generale del tema ambiente e sviluppo presentata in questo sito è giunta a conclusioni che tutti dovrebbero conoscere: la società moderna non è la causa di ogni male come molti pensano, ma l’unico modello sostenibile sul piano sociale mai comparso nella storia umana e, dopo la crescita che porta dalla povertà al benessere, anche l’unico sostenibile sul piano ambientale.
Molti però sono convinti del contrario e hanno strumentalizzato i temi ambientali per far passare delle decisioni politiche che hanno lo scopo di combattere la società “capitalista”. E questo spiega la grande campagna allarmistica sul clima.
Le emissioni antropiche di anidride carbonica starebbero provocando un catastrofico surriscaldamento del pianeta, che potremo scongiurare solo sostituendo le normali centrali elettriche con le costosissime e inutili “energie alternative”, mentre sono state criminalizzate e impedite tutte le soluzioni efficaci per sostituire i combustibili fossili a partire dalle centrali nucleari.
Però è facile verificare che:
  • L’anidride carbonica è il principale fertilizzante delle piante, non un veleno da eliminare a qualsiasi costo;
  • La causa principale del riscaldamento globale degli ultimi decenni è il sole, non l’anidride carbonica, come è confermato anche dai dati storici;
  • In questo momento sia i ghiacci artici che quelli antartici si stanno espandendo e non ritirando, e a dirlo sono i dati da satellite che non possono mentire.
La politica energetica “alternativa” di questi anni, basata su dei presupposti sbagliati e da attuare solo con delle finte e costosissime non soluzioni, ha già distrutto nel nostro Paese risorse economiche per circa 350 miliardi, ha aumentato di tre o quattro volte il costo dell’energia e ha mantenuto alte le nostre importazioni energetiche. Eppure questo è ancora nulla rispetto a quello che dovremmo ancora spendere in base all’Accordo di Parigi per decarbonizzare il mondo.
Ma non ci sono solo gli allarmi sul clima, c’è anche la condanna dello sviluppo. Infatti da molti anni l’Europa e l’America cercano di impedire la crescita dei paesi più poveri del mondo invece di fare il contrario, lasciando così mano libera alla Cina che sta realmente aiutandoli ad uscire dalla povertà.
Inutile poi lamentarsi dello strapotere del dragone cinese e cercare di colpirlo con dei dazi che soffocano il commercio e danneggiano tutti. Quello che invece l’Europa e l’America dovrebbero fare è abbandonare la follia della lotta contro il cambiamento climatico, investire nelle tecnologie che possono davvero sostituire il carbone e il petrolio perché inquinanti, e fare concorrenza alla Cina nella promozione dello sviluppo.


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e l’articolo LO SAPEVATE?
nel sito www.ecofrantascienza.it