Curitiba, una città da fantascienza

Le grandi concentrazioni urbane del Terzo mondo rappresentano il principale punto di crisi nel rapporto tra la popolazione e le risorse, perché è nelle periferie delle grandi città, nelle bidonville, nelle baraccopoli, nelle favelas o comunque si voglia chiamarle, che va a scaricarsi la popolazione eccedente espulsa dalla campagna. E' quindi nelle grandi città che si concentrano i problemi del degrado umano e ambientale, cioè la disoccupazione, lo sfruttamento, le malattie, e poi la criminalità, la corruzione, la congestione del traffico e l'inquinamento.
Oggi è in corso, su scala mondiale, un esodo biblico dalle aree rurali alle città. Nelle piccole comunità rurali, spesso disperse in territori immensi, non si è collegati con il mondo, non c’è crescita economica ed è quasi impossibile accedere a servizi fondamentali come l’istruzione e la sanità. Inoltre nelle piccole comunità rurali ci sono dei soffocanti condizionamenti sociali che non permettono alle persone e alle famiglie di prendere decisioni veramente libere. Per questo le famiglie scappano per trasferirsi nelle città, dove ci sono molte più opportunità e si è connessi con il mondo. Ma devono ammassarsi nelle periferie e nei quartieri più degradati, dove però ci si può arrangiare o trovare lavoro più facilmente. Ma si tratta di lavori poco qualificati e senza tutele in paesi nei quali ancora non esistono o non funzionano le regole che tutelano il lavoro e l'ambiente.
Lo sfruttamento sia del lavoro che delle risorse ambientali liquida senza valorizzarli sia il capitale umano che quello naturale. Un meccanismo economico che si nutre di manodopera mal utilizzata e che spesso distrugge le risorse del territorio e aggrava i problemi ambientali.
Ma è possibile invertire il circolo vizioso dello spreco e dello sfruttamento e realizzare un modello urbano in grado di valorizzare al massimo sia le risorse umane che quelle del territorio?
Nonostante che i problemi delle immense megalopoli del Terzo mondo siano considerati da molti senza speranza, Curitiba dimostra che persino questi sono risolvibili. E ci si accorge anche che la soluzione è sempre la stessa: far funzionare la democrazia, la buona amministrazione e il buongoverno. Infatti è solo con gli strumenti della democrazia che possono prevalere gli interessi comuni sugli interessi particolari, l'interesse di tutti, specialmente nei settori più deboli della società, sulle burocrazie corporative e parassitarie, sulla speculazione, sullo sfruttamento e sulla corruzione.
Curitiba è una città situata nel Sud del Brasile, con tutti i problemi delle metropoli cresciute troppo in fretta: è passata infatti dai 300.000 abitanti del 1950 ai circa 2.500.000 dell’anno 2000.
Eppure, nonostante una popolazione che cresce al ritmo di un raddoppio ogni dieci anni, è riuscita a raggiungere livelli di istruzione, salute, benessere, sicurezza, partecipazione democratica, stabilità politica, senso civico e protezione dell'ambiente sensibilmente migliori non solo del resto del Brasile, ma anche della maggior parte dei paesi industrializzati.
Questo risultato è stato ottenuto non attraverso una pianificazione centralizzata, ma sviluppando centinaia di iniziative ad ampio raggio poco costose, semplici, locali e centrate sulla persona, che hanno rivitalizzato i meccanismi di mercato, il buon senso e le capacità personali. Curitiba ha potuto avvalersi di una leadership lungimirante e pragmatica, e di un processo di progettazione integrata e di una forte partecipazione pubblica e privata. La città è rifiorita perché la popolazione e il territorio hanno assunto il valore di una preziosa risorsa, e non di una semplice materia prima a basso costo che interessi limitati e speculativi possono permettersi di sfruttare e di sprecare. La lezione di Curitiba è una promessa ed una speranza per tutte le città e gli uomini del mondo.


Il sistema dei trasporti
Tutto è partito nel 1971 quando Jaime Lerner, esperto di architettura e di urbanistica, dal carattere pratico e pieno di immaginazione, è diventato sindaco della città. I primi interventi hanno riguardato i trasporti pubblici e la viabilità. L'assetto urbanistico di una città infatti è fondamentale per consentire l'ordinato flusso del traffico e per il funzionamento dell'intero sistema urbano. Il sistema dei trasporti non serve solo a spostare delle persone e delle merci, ma è anche un fattore guida nell'uso del territorio. Invece di sventrare il centro storico per far posto ad ampie strade in cui fosse possibile sfrecciare in automobile, Lerner decise di ristrutturare le strade esistenti limitando al massimo l'abbattimento di edifici. Dati i cinque assi principali di sviluppo urbano, vennero modificate tre arterie stradali parallele. Quella di mezzo venne destinata ad autobus veloci e al traffico dei residenti. Le altre, molto vicine, divennero ampie strade a senso unico che convogliano il traffico da e per il centro cittadino.
Questo sistema, la cui costruzione ha richiesto soltanto quattro anni, in pratica svolge la funzione di un'arteria gigantesca della larghezza complessiva di 60 metri. Il trasporto pubblico è stato affidato agli autobus, che sono stati trasformati in una metropolitana di superficie. Sono stati progettati appositamente nuovi autobus fino a tre volte più lunghi e con ampie porte d'accesso. Le fermate sono diventate "stazioni tubo", coperte e leggermente sopraelevate, in modo che i passeggeri possano salire e scendere in pochi secondi senza dover superare dei gradini proprio come in una vera metropolitana. Poiché i bus percorrono delle strade a loro riservate e regolano i semafori in modo da avere la precedenza, anche la loro velocità è paragonabile a quella di una metropolitana. Una metropolitana che però è costata centinaia di volte di meno, e che non pesa sulla cittadinanza perché si paga interamente con i biglietti.
Gli autobus trasportano il 79% dei pendolari, con un grado di soddisfazione degli utenti del 90 %, e hanno diminuito il traffico di auto private, eliminato gli ingorghi e ridotto l'inquinamento. Gli abitanti di Curitiba dispongono inoltre per i loro spostamenti di numerose piste ciclabili, isolate dal traffico e collegate con le vie principali, le fermate degli autobus e i parchi.
La riorganizzazione urbanistica della città è stata completata stabilendo che gli edifici più vicini al viale degli autobus potessero disporre di una superficie edificabile fino a sei volte superiore all'area del terreno, proporzione che diminuisce via via che ci si allontana dalle strade a scorrimento veloce.
Le vie minori sono rimaste piccole e a misura d'uomo. Il tessuto stradale storico, caratterizzato da vie di lunghezze diverse, consente di mantenere un rapporto fra infrastrutture e abitato molto inferiore a quello tipico della rete stradale a reticolo. I corridoi di transito lungo le direttrici radiali hanno indirizzato il successivo sviluppo della città, ma prima che tale sviluppo avesse luogo, le autorità municipali hanno acquistato lotti di terreno per la costruzione di abitazioni popolari, per consentire a tutti un facile accesso ai luoghi di lavoro, ai servizi e ai negozi.
Inoltre, al fine di rivitalizzare la vita sociale ed incentivare le attività commerciali, sono state create numerose isole pedonali dotate di illuminazione, chioschi e aiuole fiorite. Il nucleo centrale della città, affrancato dalla pressione che altrimenti lo avrebbe soffocato, ben presto ha riacquistato la sua connotazione pedonale divenendo il fulcro di un rinnovato senso della comunità.


Una città a misura d'uomo
Curitiba dal 1971 ha goduto di 30 anni di buona amministrazione che ha prodotto una rete di interventi interattivi e flessibili, concepiti e sviluppati tramite partnership fra aziende private, organizzazioni di volontariato, agenzie municipali, servizi pubblici, gruppi di base, associazioni territoriali e singoli cittadini.
Curitiba è una città in cui le decisioni non piovono dall'alto: i compiti di governo spettano all'amministrazione, ma le idee migliori si trovano tra i cittadini e questo promuove l'imprenditorialità.
Col tempo, l'esperienza e in base alle proposte e ai suggerimenti degli stessi cittadini, sono state adottate una serie di misure a completamento delle soluzioni urbanistiche e per migliorare la qualità della vita.
Il patrimonio etnico della comunità è stato rivalutato e preservato, e per ognuna delle principali culture rappresentate è stato creato un centro di riferimento, gestito direttamente dai rappresentanti di ogni gruppo.
E' stato incoraggiato un uso misto del territorio, assicurando una buona disponibilità abitativa anche nelle aree centrali, nel rispetto di una ragionevole proporzione tra usi residenziali e commerciali.
La città ha finanziato la costruzione di una galleria di negozi, aperta 24 ore su 24, che conferisce vivacità al centro a ogni ora del giorno e della notte. Anche nelle periferie sono state costruite scuole, strutture sanitarie, asili, parchi, negozi e impianti culturali e sportivi, promuovendo una fruizione democratica di tutti quei servizi che una volta erano disponibili soltanto al centro.
In tutta la città è stata favorita l'edilizia di piccola taglia e a basso costo, nel tentativo di migliorare l'equità e l'integrazione sociale. Nei principali terminal delle linee di trasporto pubblico si trovano "le strade della cittadinanza", una serie di uffici municipali decentrati a disposizione dei cittadini. Il facile accesso alle informazioni e la trasparenza dei piani regolatori hanno ridotto le incertezze e scoraggiato la speculazione edilizia, che viene combattuta anche con l'adozione di un Sistema Geografico Informatizzato, attraverso il quale ciascuno può avere informazioni su tutto il territorio urbano.


L'acqua, il territorio e l'ambiente
Curitiba sorge in mezzo a due grandi fiumi, ma le bidonville sorte negli anni '50 e '60 avevano limitato il naturale drenaggio del suolo che costosi interventi di canalizzazione non erano riusciti a risolvere, e le frequenti inondazioni raggiungevano anche il centro della città.
Il problema è stato affrontato con norme molto rigide per la protezione delle aree ripariali e tramite la creazione di ampie aree verdi, di canali di drenaggio e di piccole dighe con cui sono stati realizzati piccoli specchi d'acqua, ciascuno al centro di ogni nuovo parco.
E' stata incentivata la messa a dimora degli alberi e limitata la pavimentazione del suolo.
Con la campagna "spazzatura che non è spazzatura" le famiglie sono state incentivate alla raccolta differenziata. I rifiuti organici vengono raccolti in un sacco, mentre carta, metallo, vetro e simili vanno in un altro. Due terzi dei rifiuti vengono così recuperati e venduti. Gli impianti di smistamento, costruiti a loro volta con materiali di recupero, danno lavoro a persone in difficoltà come i disabili e gli emarginati.
Con il progetto "scambio verde" un furgoncino attraversa le bidonville degli immigrati più recenti dove i camion della spazzatura non possono arrivare, e consegna dei ticket in cambio di rifiuti. Con i ticket si possono ottenere cibi derivanti dai surplus stagionali comprati a basso prezzo dall'amministrazione, e si riesce così in un colpo solo a sgombrare i rifiuti dagli spazi più difficili da raggiungere, e a migliorare l'igiene e l'alimentazione nei quartieri più poveri. Questi programmi vengono integrati da altri programmi stagionali di pulizia che danno occasioni di lavoro ad altri disoccupati. Inoltre, per dare ulteriore occasione di lavoro e di reddito ai più poveri, vengono assegnati alle famiglie piccoli terreni da adibire ad orto.
Con questi provvedimenti non solo si è riusciti a proteggere la città dalle inondazioni e dal degrado e a fare una efficace opera di prevenzione dalle malattie, ma è stata data ad ogni abitante della città una superficie di verde superiore di dieci volte rispetto a quella raccomandata dalle Nazioni Unite.


L'Istruzione e l'assistenza
Curitiba dispone di un efficiente sistema scolastico, e favorisce in tutti i modi l'istruzione sia dei giovani che degli adulti. Sono previsti anche corsi serali e scuole "mobili" ricavate da pullman dismessi.
I ragazzi che vivono nei pensionati scolastici possono lavorare part-time, per esempio consegnando giornali e riviste, possono usufruire di corsi di sostegno, praticare sport ed usare il computer.
Un'altra famosa istituzione di Curitiba sono i "fari del sapere". Sono costruzioni a forma di faro vivacemente colorate alte 15 metri. In ognuna di esse è contenuta una biblioteca di 7.000 volumi, compresi i Licoes Curitibanas, un'opera in 10 volumi sulla storia, la cultura, l'educazione civica e l'ambiente di Curitiba, che è anche un testo fondamentale delle scuole primarie. Queste biblioteche, dotate di computer per l'acceso ad Internet, sono sorvegliate da un poliziotto in modo che i bambini possano andare e venire tranquillamente.
A Curitiba sono stati realizzati circa 200 centri di accoglienza per le famiglie a basso reddito, che offrono varie forme di assistenza e pasti gratuiti. Altri autobus in disuso sono diventati ambulatori medici, aule scolastiche, centri di babysitting, negozi di alimentari, tavole calde, oppure servono per le escursioni nei parchi durante il week-end.
Per aiutare le famiglie indigenti ad arrotondare le loro entrate e scoraggiare le frodi, la città ha introdotto un sistema di telefonia mobile computerizzata che informa sui prezzi correnti dei principali prodotti venduti nei supermercati. Inoltre una catena di magazzini acquista all'ingrosso alimentari, prodotti per l'igiene e articoli per la casa, e li rivende scontati del 30% alle famiglie a basso reddito.
Altre iniziative ancora riguardano i senza casa, gli anziani in difficoltà, i disabili. Per esempio vengono raccolti mobili ed elettrodomestici usati che, dopo le riparazioni, vengono venduti a basso prezzo o regalati. E' stato elaborato anche un programma per la costruzione "fai da te" delle case, che assegna ad ogni famiglia un lotto di terra edificabile, un documento di proprietà, materiali da costruzione e un'ora di consulenza di un architetto.
Sono state create delle unità sanitarie distribuite in tutti i quartieri che offrono servizi per l'igiene, la sanità, la prevenzione e la pianificazione familiare, ciascuna fornita di una farmacia, alcune delle quali aperte 24 ore su 24.
Fino a 5 anni tutti i bambini poveri vengono sottoposti a controlli e check-up gratuiti e hanno un libretto sanitario personale. Inoltre i cittadini hanno la possibilità, con una semplice telefonata, di fissare appuntamenti per controlli medici, visite ecc. in uno qualsiasi dei 36 ospedali della città.


Conclusioni
Gli abitanti di Curitiba si sono abituati a quello che è in Brasile una vera rarità: trasparenza e senso di responsabilità nel governare. Il governo municipale si sforza di cercare soluzioni semplici, rapide, divertenti ed economiche, ma prima di tutto può contare sul sostegno e la collaborazione dei cittadini. Un livello di partecipazione democratica, di controllo sulle decisioni dell'amministrazione, di proposta e collaborazione che non trova riscontro in nessun altro paese del mondo, e che è il vero segreto del suo successo.
Fin dal 1971 il principio propulsore della politica di Curitiba è stato coerente e profondo: rispettare i cittadini, i veri proprietari dei beni e dei servizi pubblici, innanzitutto perché ogni persona merita rispetto, e poi perché, se le persone avvertono rispetto, collaboreranno responsabilmente per risolvere gli altri problemi.
Ristabilendo il fisiologico ciclo della politica, questo principio trasforma i poveri, gli emarginati, gli indifferenti e gli analfabeti in cittadini capaci di fornire il loro contributo alla comunità. Dopo 30 anni di buongoverno e di "vera" partecipazione democratica, la qualità della vita è ormai una delle più alte del mondo, risultato tanto più sorprendente per una metropoli cresciuta così in fretta, con un budget modesto e con i conti perfettamente in ordine.
Quando Lerner è diventato governatore dello stato del Paranà, ha avviato una politica di microcredito nei villaggi rurali, anche con lo scopo di rallentare l'afflusso di contadini poveri nella città.
I risultati parlano da soli: il reddito pro capite è quasi doppio rispetto alla media del Brasile, la percentuale di alfabetizzazione raggiunge il 95%, la prevenzione sanitaria coinvolge il 96 % della popolazione, la raccolta rifiuti il 98%, le case con luce e acqua corrente sono il 99,5% del totale. Inoltre i livelli della criminalità sono così bassi da fare invidia a qualsiasi città europea, è persino sparito il fenomeno del graffitismo.
L'efficienza della rete dei trasporti, la diffusione dell'istruzione, la disponibilità di servizi pubblici, l'abbondanza di isole pedonali, parchi e verde pubblico e il livello del senso civico non trovano paragoni nemmeno nelle meglio amministrate città occidentali.


(informazioni tratte da "CAPITALISMO NATURALE" di Paul Hawken, Amory Lovins e L. Hunter Lovins - Edizioni Ambiente).