Dirigibili tartaruga

(Traduzione dell’articolo: TURTLE AIRSHIPS)

La società Turtle Airships vuole cambiare industria mondiale dell’aviazione con dirigibili veloci, robusti, e alimentati dall’energia solare.
Costruiti con gusci rigidi a forma di conchiglia in alluminio e fibra di carbonio, i dirigibili assomigliano a tartarughe giganti. Questi dirigibili "tartaruga" non sono né dei palloni di gomma né degli Zeppelin. I dirigibili sono in fase di sviluppo in Spagna e Stati Uniti, con la costruzione e i primi test di volo che saranno fatti a Singapore quest’anno.
La Turtle Airships vuole fare un volo dimostrativo intorno al mondo con un dirigibile alimentato da energia solare nel 2011.
I gusci dei dirigibili sono ricoperti con un pannello fotovoltaico che fornisce la potenza ai dirigibili nelle ore del giorno. Per volare di notte o con tempo nuvoloso, i dirigibili usano motori a reazione alimentati da biodiesel come sistema alternativo.
I dirigibili hanno una velocità di crociera paragonabile a quelle di alcuni aerei.
I dirigibili decollano e atterrano in perfetto assetto come un elicottero e sono anfibi. Essi atterrano direttamente sull’acqua e caricano acqua a mo’ di zavorra per essere stabili come una barca. I dirigibili possono atterrare nei porti, fiumi, laghi di montagna o nel mezzo dell’oceano. I dirigibili possono inoltre atterrare in ogni campo vuoto o aeroporto, e usano un sistema murato nel terreno per ancorarsi alla superficie senza l’assistenza di personale a terra.
I dirigibili tartaruga non hanno bisogno di immensi hangar e possono volare con ogni tempo.
"Quasi tutti subito pensano o ai palloni di gomma o all’Hindenburg" dice il presidente della compagnia Darrell Campbell. "Il dirigibile tartaruga è molto più avanzato dal punto di vista tecnologico e delle prestazioni".
Sebbene oggi ci siano meno di 50 dirigibili nel mondo, la Turtle Airships conta di mettere in campo centinaia dei suoi dirigibili a energia solare. La Turtle Airships ha pianificato investimenti per oltre 200 milioni di dollari in impianti di produzione per il 2012; con l’aspettativa che le offerte pubbliche salgano a più dei tre miliardi programmati per il 2015.
Per raggiungere questi obiettivi la compagnia lavorerà con le agenzie per lo sviluppo economico locali e nazionali in tutto il mondo per istruire le maestranze e sviluppare programmi di sviluppo dei dirigibili a energia solare. La Turtle Airships inoltre vuole stabilire joint venture e sta cercando investimenti venture capital e privati finalizzati allo sviluppo di combustibili alternativi ed energia solare.
La compagnia vuole dedicarsi alla costruzione di dirigibili pensati per il mercato passeggeri, e secondariamente per le applicazioni militari. La compagnia era stata originariamente presa in considerazione dal programma per dirigibili WALRUS del Dipartimento della Difesa Americano che si proponeva di creare dirigibili giganti per i trasporti militari. La Turtle Airships sta progettando dirigibili per la sorveglianza e l’interdizione dei pirati nelle acque al largo di Somalia, Indonesia e Nigeria.
La Turtle Airships vuole usare inoltre "ospedali volanti" per distribuire intorno al mondo aiuti umanitari. Trasportando medici, cibo, equipaggiamenti di emergenza e altri rifornimenti, i dirigibili possono evitare i ritardi e le complesse organizzazioni di assistenza volando verso l’area del disastro e atterrando direttamente dove è necessario l’aiuto. I dirigibili verranno resi disponibili per le Nazioni Unite, per la Croce Rossa internazionale, la Mezzaluna Rossa, e altre simili organizzazioni.
”La Turtle Airships è l’unica compagnia nel mondo che si è data l’obiettivo di creare una nuova industria dell’aviazione fondata su voli a energia solare’ dice Campbell, ”Possiamo risparmiare 100 miliardi di dollari all’anno solo in costi del carburante, e diverse altre centinaia di miliardi di dollari nella costruzione di aeroporti, ed eliminare una importante causa di emissioni di carbonio. I dirigibili sono un’industria da un migliaio di miliardi di dollari, ancora nella sua infanzia, che crescerà per decine di anni.
Darrell Campbell è il progettista del dirigibile tartaruga, e presidente della compagnia che ha ormai 27 anni.

D.: Quali tipi di pannelli solari e quanta energia sono necessari?
R.: La quantità di energia necessaria, naturalmente, varia in proporzione alla taglia del dirigibile e alla quantità di propulsione desiderata. L’energia solare è pensata per rifornire di quella che è necessaria i dirigibili alla velocità lenta di circa 50 miglia all’ora. Velocità più alte saranno ottenute dai motori a reazione a bio-diesel. Il tipo di panelli solari è la chiave tecnologica che rende possibile la creazione di questo genere di mezzi aerei; poichè essi sono leggeri, i pannelli solari usati sono comunemente conosciuti come pannelli fotovoltaici a film sottile. Essi vengono depositati, o stampati, direttamente sopra la superficie dei pannelli rigidi che costituiscono il guscio del dirigibile tartaruga.

D.: A che punto è il prototipo? Cosa succederà a Singapore con il volo iniziale?
R.: La compagnia Turtle Airships è una start up. Abbiamo iniziato i primi lavori per creare l’attrezzatura che sarà usata per la fabbricazione dei pannelli rigidi di alluminio e fibra di carbonio che formano il guscio del dirigibile. Questa è la misura del nostro progresso al momento. Ci aspettiamo che l’immediata reazione al nostro primo volo possa essere la lungamente attesa accettazione del mezzo aereo più leggero dell’aria che è stato dimenticato per decenni. Un vero, reale volo a energia solare porterà incomparabili benefici e cambiamenti nel trasporto aereo. Il lavoro che sarà effettuato a Singapore riflette il nostro interesse allo sviluppo di dirigibili da usare in Indonesia e altri paesi del Sud-Est asiatico, e il nostro futuro impegno a portare i dirigibili tartaruga in Cina e in India.

D.: Raggiungere i tre miliardi di dollari sembra un grosso obiettivo. Quali finanziatori e quali agenzie per lo sviluppo economico hanno espresso un tale interesse?
R.: Finchè i finanziamenti rimangono incerti, non possiamo discuterne nei particolari; solo darne una vaga idea. Al momento la maggior parte dell’interesse sta venendo da agenzie interessate all’uso umanitario dei dirigibili. Riconosciamo che l’obiettivo di tre miliardi di IPO è molto ambizioso; cionondimeno noi anticipiamo che questo sarà un obiettivo ragionevole, per il fatto che la Turtle Airships promuoverà e venderà dirigibili che avranno prezzi comparabili con quelli dell’attuale trasporto aereo. Un indicatore della valutazione finale che la Turtle Airships può raggiungere, è il ricavo che ci si attendeva dalla creazione di un programma dirigibili per l’Esercito Americano; per una aspettativa di diversi miliardi di dollari.

D.: A cosa assomiglierà l’interno?
R.: Tempo fa la Turtle Airships ha scelto di concentrarsi all’inizio su dirigibili più piccoli che sarebbero stati usati come "cavalli da lavoro volanti"; ciò perchè, come i veicoli che possono trasportare poche persone o piccoli carichi in voli relativamente corti ™ abbiamo pianificato di mettere in campo "mezzi volanti da crociera". Questi spaziosi dirigibili avranno sale di rappresentanza, con docce, piste di danza, saloni ristorante, palestre, librerie ecc. proprio come su una nave. Però, non ci sarà la piscina!

D.: Come potranno volare in sicurezza con ogni tempo?
R.: I dirigibili tartaruga usano diversi motori, e tutti possono essere orientati in ogni direzione. Dei sensori disposti lungo il dirigibile misurano la forza delle variabili correnti d’aria molte volte al secondo; e i computer poi determinano in che direzione applicare la forza compensativa allo scopo di mantenere la stabilità durante il volo. Naturalmente il guscio del dirigibile è robusto abbastanza
per consentirgli di resistere a cattive condizioni atmosferiche. La prima regola del volo del dirigibile ™ semplicemente evita il cattivo tempo. I dirigibili possono fare ciò perchè essi non devono volare lungo una linea perfettamente diritta dal punto A al punto B allo scopo di risparmiare carburante, come devono fare gli aeroplani.

D.: Com’è andata negli ultimi 27 anni? Cos’è successo col programma WALRUS?
R.: La Turtle Airships presentò un piano finanziario a centinaia di potenziali partner e investitori nel corso di due decenni. Veramente pochi capitali erano disponibili per sviluppare un piano di sufficiente ampiezza per catturare l’attenzione di un pubblico vasto. Per questo nessuno ha avuto abbastanza interesse, o una comprensione sufficiente, per perseguire questa opportunità, e la Turtle Airships non fu in grado di andare oltre l’idea. Solo i recenti rialzi dei prezzi del petrolio, e le preoccupazioni sul riscaldamento globale, hanno fatto sì che i dirigibili siano stati presi in considerazione come potenziali investimenti. WALRUS fu un’iniziale scorreria all’interno di un programma sui dirigibili del Dipartimento della Difesa americano; il dirigibile era stato preso in considerazione come possibile mezzo di trasporto militare. Sebbene la Turtle Airships sia stata presa in considerazione dal Pentagono come potenziale primo fornitore in questo programma, i primi finanziamenti sono andati a ditte concorrenti, con più storia alle spalle e più risorse. Le tecnologie e i progetti esaminati non furono ritenuti in grado di soddisfare le specifiche desiderate; e il fondo per il programma WALRUS fu cancellato. Invece il Pentagono si orientò verso i cosiddetti ”dirigibili d’alta quota’ e i sistemi di aerostati trattenuti da una fune.

D.: perchè i dirigibili tartaruga dovrebbero riuscire là dove altri dirigibili hanno fallito negli ultimi decenni?
R.: Tutte le operazioni dei precedenti dirigibili sono state ostacolate dagli storici problemi associati a questo genere di velivoli. Essi erano lenti, fragili, avevano bisogno di enormi hangar, di molta assistenza a terra e di speciali abilità durante la fase di ormeggio al suolo. Queste condizioni rendevano quello dei dirigibili un business molto povero. Il progetto ”tartaruga’ elimina queste passate difficoltà. In tempi recenti alcuni programmi di dirigibili hanno cercato di raggiungere risultati più avanzati, progetti per lo sviluppo di dirigibili di maggiori dimensioni, ma si sono dimostrati anch’essi dei modelli di business poveri, che hanno condotto al fallimento diverse ditte. La Turtle Airships vuole creare dirigibili più piccoli per realizzare un compito semplice; fabbricarne un gran numero piuttosto che arrivare subito alla grande dimensione. Questo è un appropriato modello di business, generare profitti prima di perseguire obiettivi più ambiziosi.

D.: Come e perchè tu e altre persone interessate siete stati coinvolti nell’impresa? Da dove sono venuti i primi finanziamenti?
R.: Darrell Campbell progettò il dirigibile ”tartaruga’ nel 1980, come espressione di un desiderio personale di costruire un ”veicolo ricreativo volante’ per lui e la sua famiglia. Questa cosa crebbe fino a diventare l’idea di un business. Il partner Andrew Trefethen raggiunse la Turtle Airships dopo avere letto il libro di Darrell ”La Fenice dell’elio’ e avere avuto la visione di ciò che questo dirigibile poteva diventare. Altre persone cominciarono ad essere coinvolte quando decisero di creare un nuovo sistema di trasporto aereo che facesse uso di energia solare; per cambiare il mondo. Alcuni hanno un gran desiderio di usare i dirigibili per opere umanitarie. I fondi iniziali sono stati messi insieme con le risorse personali dei partner.

D.: Come sono grandi i dirigibili e quanti passeggeri possono essere trasportati?
R.: Il precedente storico sul numero di persone trasportate in un dirigibile gigante negli anni Trenta fu di 207. Usare la fibra di carbonio ci permette di costruire dirigibili più robusti, ma che pesano quasi la metà di quei primi dirigibili. La Turtle Airships mira a mettere in campo dirigibili che trasporteranno più di 400 passeggeri. Comunque noi vediamo che il più grande mercato di dirigibili tartaruga è quello di dimensioni paragonabili ad autobus volanti o a camion volanti; questi saranno lunghi più o meno come un comune pallone dirigibile, ma molto più largo, come tre di questi congiunti insieme. Questi dirigibili potranno servire come una nuova forma di business nel trasporto aereo. La taglia più piccola, inoltre, rende possibile una molto più rapida produzione di massa dei dirigibili, che è l’obiettivo della Turtle Airships.

D.: Nella Turtle Airships ci sono dei posti di lavoro disponibili? Che genere di persone servono?
R.: In questo momento non ci sono posti di lavoro disponibili. La Turtle Airships vuole creare un’accademia dei dirigibili per l’addestramento del personale per la compagnia e per essere assunti nell’industria dei dirigibili; noi vogliamo addestrare personale proveniente da altre ditte di dirigibili, o per ditte o agenzie che acquistano o noleggiano dirigibili della Turtle Airships. L’addestramento riguarderà tutto, dalla storia dei dirigibili, alla progettazione, all’esperienza pratica nella fabbricazione dei dirigibili, all’addestramento al volo. Il nostro scopo è di lavorare con una organizzazione internazionale di college per selezionare studenti o diplomati recenti da tutto il mondo.

D.: In che modo i dirigibili saranno usati per aiuti umanitari?
R.: Una organizzazione sorella non-profit denominata TurtleDove Airships allestirà dirigibili configurati come "ospedali volanti". Questi metteranno a disposizione delle vittime di disastri in tutto il mondo medici, medicinali, cibo, sistemi per la potabilizzazione dell’acqua ed altri aiuti di emergenza. L’uso dei dirigibili per questi scopi è più versatile ed economico rispetto ad altre forme di trasporto. I dirigibili saranno resi disponibili per le Nazioni Unite, la Croce Rossa internazionale, la Mezzaluna Rossa, ed altre organizzazioni non-profit.

D.: Cosa può rivelare circa gli obiettivi della Turtle Airships?
R.: La Turtle Airships ritiene di essere il leader mondiale nell’industria dei dirigibili; con un progetto che diventerà lo standard per altre compagnie di dirigibili che seguiranno. Comunque il nostro obiettivo va molto oltre la mera costruzione e allestimento dei dirigibili. Fondamentalmente la Turtle Airships vuole lavorare con le agenzie di sviluppo nazionali e locali e le comunità per creare un’industria globale, allo scopo di procurare un affidabile, efficiente e versatile mezzo di trasporto aereo ai paesi in via di sviluppo.